Cos’è
La Centella asiatica è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Umbrelliferae che cresce spontanea in molte zone dell’Asia, dell’Africa e dell’America centrale.
La si può trovare, in particolare, nei pressi di corsi d’acqua, dove forma compatti tappeti erbosi. Tutta la pianta è utilizzata a scopo medicinale, ma in particolare si raccolgono le foglie.
Storia
Sebbene in occidente sia conosciuta da relativamente poco tempo, la Centella asiatica è utilizzata da millenni nella medicina orientale, tanto nella tradizione Ayurvedica indiana (è citata già nell’antico testo medico ‘Sushruta Samhita’), quanto nella medicina cinese, che la include tra gli ‘elisir miracolosi di lunga vita’.
Dal 19° secolo la Centella asiatica e il suo estratto sono presenti nella Farmacopea Indiana.
Cosa contiene
I componenti più importanti per l’attività farmacologica della Centella asiatica sono le saponine (o triterpenoidi) asiaticoside e madecassoside.
Dall’estratto sono state isolate altre sostanze, sempre di natura triterpenica, che in parte contribuiscono agli effetti farmacologici.
La Centella asiatica contiene, inoltre, in piccole percentuali oli volatili, flavonoidi, tannini, fitosteroli, aminoacidi e zuccheri.
Quando può essere utilizzata
La Centella asiatica viene utilizzata prevalentemente per:
- Ferite, ustioni, cicatrici. Per uso topico, la Centella asiatica è efficace nel trattamento delle ferite, anche infette, delle ustioni, delle cicatrici postoperatorie. Le saponine sono le principali responsabili di questi effetti.
Le proprietà cicatrizzanti e rigeneranti dei tessuti della Centella asiatica, note da secoli, sono state confermate in tempi più recenti da numerosi test scientifici, che hanno dimostrato come essa regoli la riepitelizzazione (cioè la rigenerazione della pelle), la produzione di collagene e l’angiogenesi (cioè la rigenerazione dei vasi sanguigni).
- Ulcera gastrica e alterazioni della mucosa intestinale. Le proprietà rigeneranti sui tessuti della Centella asiatica la rendono efficace anche nel trattamento di patologie a carico dello stomaco e dell’intestino, quali ulcere e le alterazioni della mucosa intestinale tipiche delle intolleranze alimentari e di molte forme di colite, che vengono genericamente indicate con l’espressione intestino colabrodo.
Inoltre, la Centella asiatica presenta anche proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che contribuiscono alla stimolazione della rigenerazione tissutale.
- Insufficienza venosa. La Centella asiatica è utile per alleviare e risolvere situazioni da lievi a moderate di insufficienza venosa, poiché esercita un’azione rinforzante sui vasi indeboliti e sfiancati.
Come fa? Molto probabilmente questa azione è dovuta alla capacità delle saponine di stimolare la sintesi di collagene e il tono del tessuto connettivo, che funge da impalcatura anche per i vasi sanguigni, li sostiene e ne riduce la permeabilità tipica degli stati di sofferenza venosa.
Precauzioni nell’utilizzo
La Centella asiatica presenta una tossicità molto bassa, cioè diventa tossica se se ne assumono quantità molto elevate.
Con l’uso prolungato, però, l’organismo riduce la sua capacità di smaltire correttamente le sostanze in essa contenute, perciò si rischia l’accumulo.
Per questo motivo si consiglia sempre di assumerla a cicli di non più di 2 mesi, intervallati da 2 settimane di sospensione.
L’uso durante la gravidanza deve essere autorizzato dal medico, mentre durante l’allattamento non ci sono rischi.
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